Nasce a Milano nel dicembre del 1944.
Fin dall’adolescenza sviluppa le passioni per la musica e il disegno, arti che lo accompagnano al suo debutto in pubblicità, dove la parte figurativa occupa il primo posto.
Inizia il suo percorso creativo come Art Director presso la J.W.T. milanese e da qui intraprende svariate collaborazioni con le più grandi agenzie internazionali, bruciando le tappe grazie anche al suo talento di illustratore. È fra i più giovani Creative Director italiani. Diventa creatore di agenzie nel 1980, una carriera che lo porterà a far sorgere WE e subito dopo a fonderla con Havas, agenzia leader in Francia. Nascono in questo periodo le grandi campagne del gruppo Fiat con le sue illustrazioni e, negli stessi anni, lancia il marchio Macallan che diventa leader nel whisky di malto, un prodotto per il quale, dopo studi attenti sui cartoonist inglesi e americani, inventa il tratto espressionista reso famoso da anni di pubblicazioni su tutti i quotidiani con annunci settimanali di costume e di politica.
Negli anni seguenti, sull’asse Milano Londra, Sandro Gorra è nelle task force internazionali dove realizza le più importanti campagne di Peugeot, Chanel, Panasonic, con cui ottiene premi e riconoscimenti. È il 1998 quando fonda GGA e qualche anno dopo insieme al gruppo francese di Publicis apre Republic che gestisce creativamente per più di dieci anni. Nascono in questi anni le grandi campagne internazionali di Telecom pluripremiate in Francia, Olanda e specialmente in Germania dove i grandi palazzi delle città tedesche vengono avvolti da nastri pubblicitari. L’operazione Telecom gli apre le porte di Serviceplan agenzia tedesca fra le più grandi e creative in Europa.
Sono di Sandro Gorra il design e la realizzazione dell’attuale sede milanese di via Solferino, agenzia con cui ha ancora oggi rapporti.
Nel 2015 si fa strada il desiderio di dedicarsi all’arte, non più prostituita al commercio, bensì sviluppando quella che Gorra chiama Daily Art, ossia l’arte dell’attimo. Oggi ogni sua opera è accompagnata da script che la completano sul filo dell’ironia, la linea guida che in Gorra assume la bellezza dell’arte.
Vive e lavora a Milano dove, a suo dire, sorrisi e poesia si intrecciano nel traffico intellettuale di una città che ama profondamente.